Ciao e benvenuta! Ti va di presentarti brevemente?

Mi chiamo Giorgia, ho 35 anni e sono la mamma di M. da 9 mesi, anche se penso di esserlo da molto di più (credo da quando ho visto comparire le famose due lineette rosse). Sono nata e cresciuta a Mantova e lavoro come infermiera professionale.

Da quando sei mamma come sei cambiata? Ti senti una persona diversa?

Sì, da quando sono mamma sono cambiata. Può essere strana la cosa ma “mi sono centrata”: ho sempre seguito gli altri e sono stata dietro ai loro bisogni. Da quando ho M. ho imparato ad ascoltarmi perché credo che la sua felicità in questo momento della sua vita “dipenda” dalla mia. Oltre ciò sono diventata più paziente e ho imparato a fermarmi. Quindi sì, mi sento diversa.

Io l’essere mamma lo percepisco così: è come se fossimo un grande muro da ricostruire (tutto o in parte),certi mattoni di noi vanno ancora bene, altri magari no e se ne mettono di nuovi. Giorno dopo giorno si mette un mattone e così si va avanti piano piano nella vita.

Ti sei sentita supportata nei primi mesi dopo il parto? Hai fatto fatica a chiedere aiuto?

Sì, ho avuto un ottimo supporto. Nonostante non abbia un compagno, ho avuto la fortuna (e la ho tuttora ) di avere due genitori che mi aiutano molto. Appena tornata dall’ospedale si sono trasferiti da me per qualche mese: avevo la casa pulita, panni stirati e il cibo sempre pronto; io ho seguito solo M. in tutte le sue esigenze. Certe mattine, dopo che passavo la notte ad allattare ogni due ore mi trovavo addirittura la colazione pronta. Che dire, non smetterò mai di ringraziarli. Oltre a loro alcune amiche non hanno mai smesso di cercarmi e mi sono venute a trovare. Soprattutto due di loro si sono fermate a cena da me e si sono messe pure ai fornelli. Inizialmente sì, ho fatto fatica a chiedere aiuto. Ma ho capito che è fondamentale in questa fase. È impossibile fare tutto da sola e come prima della gravidanza.

Vorrei anche aggiungere che mi è stata di molto sostegno l’ostetrica Elisa che mi ha seguito a casa con parole semplici e la sua sola presenza mi ha trasmesso una tranquillità che mi ha rassicurata nell’allattamento. Oltre a lei anche le altre mamme del centro ostetrico a cui mi sono affidata e con le quali ci siamo trovate a confrontarci in questi mesi.

Se potessi dare un consiglio a te stessa nei primi mesi dopo il parto quale sarebbe? E che consigli daresti alle future neo mamme?

Direi a me stessa e alle future mamme di avere pazienza innanzitutto, di concentrarsi sui bisogni del bambino e di seguire il proprio istinto ( io non ci credevo, ma c’è!!). Poi dopo i primi mesi sarà più semplice: si capisce il proprio bimbo dallo sguardo o dal tipo di pianto. Consiglierei loro di non avere paura di chiedere aiuto (non siamo supereroine) e soprattutto di non isolarsi mai. Chiamare una amica per un caffè anche solo per 10 minuti o uscire di casa a camminare o qualsiasi altra cosa ci faccia stare bene e ci aiuti a staccare sono fondamentali per ricaricarsi. Succede a volte di avere dei pensieri tristi, e li abbiamo tutti, non bisogna cacciarli, bisogna starci, poi passano. Siamo diventate mamme, è un fortissimo cambiamento, nessuno sa come si diventa mamma, non esistono manuali.

Io l’essere mamma lo percepisco così: è come se fossimo un grande muro da ricostruire (tutto o in parte),certi mattoni di noi vanno ancora bene, altri magari no e se ne mettono di nuovi. Giorno dopo giorno si mette un mattone e così si va avanti piano piano nella vita.

Grazie per questa splendida condivisione. Cosa ti ha colpito nel racconto di Giorgia, ti rispecchi? Fammelo sapere nei commenti.

A presto,

dott.ssa Nadia Zanardi

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